Mutismo selettivo nei bambini: quando la voce resta chiusa nel silenzio

C’è un bambino che a casa parla, ride, racconta. Ma appena varca la porta della scuola, le parole si spengono. Gli insegnanti lo chiamano, i compagni lo invitano al gioco, eppure lui resta in silenzio. Non è un rifiuto consapevole, non è un capriccio, e non è nemmeno la semplice timidezza. È qualcosa di più profondo, che prende la forma di un blocco improvviso: si chiama mutismo selettivo.
Chi vive questa esperienza da genitore conosce bene il senso di smarrimento. A casa tutto sembra normale, fuori cala un silenzio che diventa motivo di ansia, incomprensioni con la scuola, talvolta persino giudizi ingiusti. “Ma se parla benissimo con voi!”, dicono in molti. Ed è vero, ma il mutismo selettivo non riguarda la capacità di parlare: riguarda la possibilità di farlo in un contesto carico di paura e di ansia (Doll, 2022).
Il peso invisibile dell’ansia
Il mutismo selettivo è considerato un disturbo d’ansia dell’infanzia. La voce non manca, ma resta intrappolata dietro un muro interiore. Questo blocco si manifesta spesso nei primi anni di scuola e rischia di influire sulle relazioni e sugli apprendimenti. Per un genitore, vedere il proprio figlio incapace di esprimersi con gli altri è fonte di dolore, frustrazione e, a volte, senso di impotenza.
Le terapie più efficaci sono quelle che affrontano gradualmente l’ansia, insegnano strategie di regolazione e aiutano il bambino a sentirsi al sicuro nelle diverse situazioni. Psicologi e logopedisti lavorano spesso insieme, creando un percorso fatto di piccoli passi e rinforzi positivi (Manual práctico, 2020).
La musica come ponte
Quando la voce non riesce a uscire, la musica può diventare una strada alternativa. Diversi studi in ambito di musicoterapia hanno mostrato che i bambini con mutismo selettivo, immersi in contesti sonori, riescono a comunicare senza la pressione della parola. Suonare, cantare, ascoltare melodie diventa un linguaggio che non giudica e non mette alla prova.
La musica non chiede subito di “parlare”. Accompagna, rilassa, stimola il cervello e crea un terreno emotivo fertile. È proprio in questo spazio che spesso emergono i primi segnali di apertura: un sorriso, un ritmo seguito con le mani, un suono ripetuto che pian piano si trasforma in parola (Nicassio, 2018).
L’ascolto attivo del Metodo Tomatis®
Accanto alla musicoterapia, esiste un approccio specifico che lavora in profondità sull’ascolto: il Metodo Tomatis®. Attraverso la musica filtrata e l’uso calibrato delle frequenze, stimola l’orecchio e il cervello ad aprirsi di nuovo alla comunicazione.
Per i bambini con mutismo selettivo, questo significa poter iniziare da un livello primario, quello dell’ascolto, senza sentirsi subito costretti a parlare. È un percorso che agisce sull’ansia e sulla regolazione emotiva, preparando il terreno al linguaggio. L’ascolto diventa così un alleato discreto, che lavora in silenzio per restituire la voce (Tomatis® Development, 2024).
Un cammino fatto di piccoli passi
Ogni bambino ha i suoi tempi. Alcuni iniziano con un sussurro, altri con poche parole, altri ancora sorprendono i genitori con progressi improvvisi. Non esiste una formula unica, ma una certezza c’è: il mutismo selettivo si può affrontare, e il silenzio non è una condanna.
Per i genitori, il passo più importante è non sentirsi soli. Cercare aiuto, informarsi, intraprendere un percorso psicologico e, quando indicato, affiancare strumenti come la musicoterapia o il Metodo Tomatis®, significa restituire al bambino la possibilità di sentirsi compreso e accolto.
Il silenzio, allora, smette di essere un muro e diventa una soglia. Dietro quella soglia ci sono tutte le parole che il bambino già possiede, pronte a uscire quando troverà uno spazio sicuro e una guida capace di ascoltarle.
Il mutismo selettivo non è un destino immutabile. È un percorso complesso, fatto di piccoli passi, ma che può aprire la strada a nuove possibilità. Se senti che tuo figlio potrebbe aver bisogno di aiuto, non aspettare di affrontare tutto da solo.
Insieme possiamo trovare la strada giusta, costruendo un percorso personalizzato che tenga conto della sua unicità e del tuo vissuto di genitore.
Bibliografia
- Doll, E. R. (2022). Treating Selective Mutism as a Speech-language Pathologist. Scandinavian Journal of Child and Adolescent Psychiatry and Psychology. Taylor & Francis.
- Nicassio, F. (2018). Dove le parole falliscono, parla la musica: mutismo selettivo e musicoterapia.
- Manual práctico para la intervención psicológica del mutismo selectivo en contextos educativos (2020).
- Tomatis® Development S.A. (2024). Research on the Tomatis® Method and autism spectrum disorders.
