
Ascoltare non è sentire: la rivoluzione di Alfred Tomatis®
Perché l’ascolto è un atto attivo che cambia la mente e il corpo
Quante volte pensiamo che “ascoltare” significhi semplicemente “sentire con l’orecchio”? Secondo Alfred Tomatis, medico e ricercatore francese, non è così. Ascoltare è un atto attivo, che coinvolge attenzione, motivazione, emozioni e memoria. È questa intuizione, semplice e rivoluzionaria, che ha dato origine al Metodo Tomatis®.
La differenza tra sentire e ascoltare
Sentire è un processo passivo: le onde sonore arrivano all’orecchio e vengono trasformate in impulsi nervosi. Ascoltare, invece, è un processo attivo: significa dare senso a ciò che sentiamo, selezionare, filtrare, integrare.
Come scrive Tomatis in L’orecchio e la vita, molti bambini e adulti che hanno difficoltà di attenzione, linguaggio o apprendimento non hanno problemi di udito in senso medico, ma difficoltà nell’ascolto attivo.
Cosa accade quando l’ascolto non funziona
- la voce perde chiarezza,
- il linguaggio diventa meno fluido,
- l’apprendimento richiede più fatica,
- l’attenzione si disperde facilmente,
- anche il corpo può irrigidirsi (postura, tono muscolare).
Tomatis osservò che migliorando l’ascolto con suoni filtrati e musica stimolante, molti di questi ostacoli si riducevano, aprendo nuove possibilità di sviluppo.
“Ascoltare non è udire. È scegliere, comprendere, aprirsi al mondo.”
Alfred Tomatis, L’orecchio e la vita
La rivoluzione del Metodo Tomatis®
Con la sua ricerca, Tomatis dimostrò che l’orecchio non è solo un organo che riceve suoni, ma una porta di accesso al cervello e al corpo. Il Metodo Tomatis® utilizza musica filtrata, in particolare Mozart e la voce materna, per “ri-educare” l’ascolto. Questo permette di:
- migliorare attenzione e concentrazione,
- sostenere il linguaggio e l’apprendimento,
- ridurre ansia e stress,
- aumentare l’energia mentale e corporea.
Il ruolo delle frequenze
Tomatis osservò che le frequenze alte (sopra i 4000 Hz) sono quelle che stimolano maggiormente il cervello. Non a caso, molti disturbi dell’ascolto riguardano proprio la difficoltà ad accedere a queste frequenze. Attraverso l’uso mirato del suono, il Metodo Tomatis® riattiva questa “porta di ingresso” e permette una migliore connessione tra corpo e mente.
Un metodo per tutte le età
L’ascolto non riguarda solo i bambini con difficoltà scolastiche: anche adulti e anziani possono beneficiare del Metodo Tomatis®. Negli adulti, la stimolazione sonora aiuta a ridurre lo stress e a migliorare la concentrazione sul lavoro. Negli anziani, invece, sostiene la memoria, la vigilanza corticale e la sicurezza nei movimenti.
Approfondimento esterno
Vuoi conoscere meglio la vita e le scoperte di Alfred Tomatis? Leggi la pagina ufficiale: Alfred Tomatis, il pioniere.
Per capire come si svolge concretamente un percorso, visita anche la pagina Come funziona il Metodo Tomatis®.
Conclusione
Capire che ascoltare non significa solo sentire è il primo passo per trasformare la nostra relazione con il mondo.
